Cos’è il Sound Branding: esempi di marchi sonori e la loro importanza
Non è un “di più”, ma una vera e propria parte del brand e della sua identità.
Il marchio sonoro è un elemento sempre più desiderato dalle aziende che mirano alla costruzione di una Brand Identity solida ed efficace.
Tempo di lettura: 6”
INDICE
Non ti interessa tutto l’articolo? Clicca sull’argomento che preferisci:
Attirare l’attenzione del pubblico e rendere l’azienda riconoscibile sin dalla prima nota è l’obiettivo del Sound Branding, anche detto Sonic Branding o Audio Branding.
Avete in mente, per esempio, il classico motivetto di McDonald’s?
“Pa ra pa pa pa, I’m lovin’ it”
Siamo sicuri che l’hai letto canticchiando.
Questa corta melodia impressa nella nostra memoria richiama immediatamente alla grande “M” gialla e al profumo di BigMac, non è così?
Quello di McDonald’s è uno dei marchi sonori più riconosciuti al mondo.
Ci troviamo in un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da informazioni e segnali provenienti sia dal mondo offline che da quello online. È proprio per questa ragione che sempre più aziende si stanno adoperando per la costruzione di un Sound Branding efficace per coinvolgere l’utente in un’esperienza a 360°, soprattutto attraverso il digitale.
Ma cos’è un marchio sonoro? Perché e come viene creato?
Come tutti i marchi, il marchio sonoro è un segno distintivo che identifica l’azienda e la provenienza di prodotti e servizi legati ad essa.
Il marchio sonoro non mostra l’immagine del brand (come fanno, ad esempio, logo e payoff), ma ne evoca i valori, accompagnati dal carattere e dall’intento dell’azienda.
Adesso ti spieghiamo cosa intendiamo.
Nella creazione dei marchi sonori di grandi aziende vengono spesso coinvolti neuroscienziati e numerosi team di ricerca.
Arrivare a un risultato soddisfacente può richiedere anche mesi di test… e tutto questo per un suono che solitamente varia dai 3 ai 5 secondi circa!
Nervosismo, tensione e rabbia, o al contrario energia, allegria e sicurezza, sono tra le emozioni che possono essere suscitate da suoni differenti. L’importanza della definizione di un marchio sonoro adatto alla Brand Identity dell’azienda va oltre al semplice gusto personale.
Il marchio sonoro deve rispecchiare la mission dell’azienda e deve evocare le giuste sensazioni nella mente del pubblico, oltre che essere composto da una sequenza (o sovrapposizione) di suoni iconici e immediatamente riconoscibili.
Risulta ben chiaro che racchiudere tutte queste informazioni legate al brand in pochi secondi non è impresa semplice.
6 esempi di marchio sonoro che costituiscono un Sound Branding efficace
• McDonald’s
Citato all’inizio del nostro articolo, il marchio sonoro di McDonald’s è tra i più riconoscibili al mondo.
Nato all’inizio degli anni 2000 e creato per poter essere adottato a livello globale, il motivetto era inizialmente accompagnato dal payoff “I’m lovin’ it” in ogni occasione.
Oggi, questo marchio sonoro risulta talmente riconoscibile da poter essere usato singolarmente senza perdere di efficacia, richiamando sempre alla combo panino e patatine.
• Netflix
La storia del marchio sonoro che anticipa ogni racconto.
Il “Ta-dum” di Netflix che accompagna l’iconica “N” rossa del logo è un suono che è entrato con il botto a far parte della cultura moderna e che ci consente di pregustare la visione delle nostre serie preferite appena premuto il tasto “play”.
Per essere creato è servito un anno intero di lavoro e le indicazioni fornite da Netflix al team di lavoro richiedevano l’ideazione di un suono che anticipasse “una storia da cinema proiettata in casa”.
Abbiamo visto che comunicare l’identità di un’intera azienda con un marchio sonoro non è facile.
Nel caso di Netflix, un’ulteriore sfida consisteva nel creare un marchio che potesse adattarsi a ogni tipo di contenuto presente sulla piattaforma.
Serie animate, telefilm o film da premio Oscar, il marchio sonoro avrebbe dovuto adattarsi alla perfezione alle diverse storie senza contaminare l’esperienza dell’utente.
Il marchio sonoro di Netflix è composto da quattro suoni sovrapposti: il “Ta-dum” dato dal rumore di una fede matrimoniale su una superficie di legno, un ulteriore doppio colpo per fornire più carattere, il suono di un’incudine e quello di una chitarra con effetti e riprodotta al contrario.
L’avresti mai detto?
Un’altra chicca: la componente visual del marchio Netflix è cambiata nel corso degli anni, quella sonora è rimasta immutata.
• VISA
Per un marchio sonoro di 1 secondo è servito più di un anno di lavoro.
Focus group, agenzie specializzate, diversi round di prova e numerose ricerche su diversi mercati hanno portato alla creazione del suono che accompagna i consumatori Visa durante lo shopping.
Da una ricerca condotta dall’azienda, l’80% degli utenti si sente più al sicuro nel sentire un suono associato alle transazioni.
Proprio da qui è nata l’esigenza per Visa di creare un suono ad hoc per i suoi clienti.
Un suono immediatamente riconoscibile aumenta la percezione del brand e la fiducia dei consumatori nei confronti dell’azienda stessa.
Associare un’azione importante come quella di una transazione a un marchio sonoro chiaro e unico consente così di migliorare l’esperienza dell’utente.
Anche nel caso di Visa, neuroscienziati sono stati coinvolti per evitare che il suono facesse insorgere sensazioni quali rabbia o altre reazioni negative.
Ci pensate ad essere arrabbiati e innervositi invece che soddisfatti a seguito di ogni acquisto?
Le sensazioni generate dal marchio sonoro sono estremamente importanti!
• Intel
Il marchio sonoro di Intel nasce nel 1994 e vede il suo lungo successo basato su tre punti chiave.
All’epoca, il Sound Branding di molte aziende si basava su ritagli di brani presi all’occorrenza che non creavano una vera e propria continuità sonora, né aiutavano alla costruzione di un’immagine generale che fosse consistente.
In questa confusione uditiva, Intel ha vinto con l’ideazione di un marchio sonoro riconoscibile, corto e originale.
Secondo aspetto strategico è stato l’ambito merceologico di Intel.
Come componentistica essenziale per computer, l’animazione del logo Intel aveva la possibilità di essere riprodotta anche su pubblicità di terzi, spiccando con facilità e aumentando la percezione del brand.
Non per ultimo, dal 1994 il suono Intel non è mai cambiato.
Ha avuto qualche “rinfrescata”, ma la base del marchio sonoro non ha mai subito variazioni garantendo a Intel il titolo di caso di successo.
• Metro-Goldwyn-Mayer
Il ruggito più famoso del pianeta ha un posto speciale nel mondo della proprietà intellettuale.
Nel 1996, quella della Metro Goldwyn Mayer fu la prima domanda di marchio sonoro a livello europeo.
Non finì proprio benissimo però.
Questo caso è anche famoso perché la domanda fu respinta: il ruggito del leone non era stato rappresentato graficamente con chiarezza, impedendo la corretta registrazione del marchio.
È solo nel 2006 che il leone ha conquistato la sua protezione come marchio registrato.
Il suono del ruggito è stato infatti approvato grazie a una nuova domanda con rappresentazione grafica e sonora più precisa.
•Mastercard
Mastercard si è spinta oltre al solo marchio sonoro udibile al momento dell’acquisto tramite i loro dispositivi.
L’azienda statunitense ha da poco creato un vero e proprio ambiente sonoro per rafforzare ulteriormente il suo Sound Branding.
In collaborazione con musicisti e artisti di fama mondiale, tra cui Mike Shinoda dei Linkin Park, il risultato che ne è emerso è una melodia unica e riconoscibile che può essere declinata a vari utilizzi quali pubblicità, video su YouTube, interviste e numerose altre occasioni.
Il Chief Marketing and Communications Officer di Mastercard, Raja Rajamannar, dichiara “Il suono aggiunge una nuova e potente dimensione alla nostra identità di marca e rappresenta una componente fondamentale per il modo in cui le persone riconoscono Mastercard, oggi e in futuro”.
Secondo la classifica Best Audio Brands 2021 stilata da AMP Sound Branding, Mastercard possiede il miglior Sound Branding del mondo.
Come si registra un marchio sonoro?
Come abbiamo detto in precedenza, il marchio sonoro segue le stesse regole applicabili alle altre tipologie di marchio, quindi le stesse linee guida per la sua registrazione.
È dunque importante che il marchio sonoro si attenga ai tre presupposti fondamentali di liceità, originalità e novità.
Fino a poco tempo fa, la registrazione di un marchio sonoro richiedeva due ulteriori requisiti: la registrazione dello stesso su un supporto elettronico che ne consentisse la riproduzione e la sua rappresentabilità grafica su pentagramma.
Oggi, l’obbligo di rappresentazione grafica del marchio sonoro è stato eliminato.
Il Regolamento UE 2424/2015, cui l’Italia si è adeguata con il d. lgs. 15/2019 stabilisce infatti che è sufficiente il deposito della registrazione del suono su un dispositivo elettronico che ne consenta la riproduzione.
Registrare l’urlo di Tarzan (sì, è un marchio sonoro) con l’obbligo di rappresentazione grafica sarebbe stato complicato.
Una volta soddisfatti questi requisiti, si può procedere con la domanda di registrazione del marchio sonoro.
Se sei interessato a registrare un marchio sonoro presta particolare attenzione ai caratteri di originalità e novità!
Consultare un esperto del settore della proprietà intellettuale può aiutarti nelle procedure di ricerca di anteriorità e nei processi burocratici per ottenere il tuo marchio.
La nostra opinione
I marchi sonori stanno assumendo sempre più importanza nel mondo della comunicazione, del marketing e della creazione della Brand Identity delle aziende. Riuscire a coinvolgere e fidelizzare l’utente attraverso l’aggiunta di aspetti sonori, oltre a quelli visual, permette di creare un rapporto di fiducia ancora più profondo e personale.
Dove c’è novità e dove ci sono marchi è ovviamente essenziale assicurarsi la miglior protezione da possibili contraffazioni o usi non autorizzati da parte di terzi.
Nell’ambito delle opere dell’ingegno e della proprietà intellettuale è sempre bene affiancarsi a professionisti che possono aiutarti nella tutela della tua creatività.
Conosci altri esempi di Sound Branding efficace?
C’è un brand a cui sei particolarmente legato e che utilizza marchi sonori?
Vieni a dircelo sui nostri social e lascia un bel like alle pagine!
Se vuoi conoscere altre chicche sul marchio sonoro di Netflix, trovi qui un fantastico articolo dal sito Musica Digitale!