Marchio già registrato? Anche i grandi ci cascano (e non è un bene)
Sony con la sorpresa del marchio “PS5” già registrato in India e Facebook vs Meta PCs per un marchio da 20 milioni di dollari.
Spieghiamo l’importanza di registrare il proprio marchio, nonché di svolgere un’accurata ricerca di anteriorità sui marchi anteriori.
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INDICE
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Sony e il marchio registrato “PS5”
Sony ci era cascata con il lancio della sua ultima console.
Cosa accomunava il signor Hitesh Aswani di Dehli, India, e il colosso dell’elettronica giapponese Sony?
Suonerà strano a dirsi, ma stiamo parlando del marchio registrato “PS5”.
Nel febbraio 2020, la multinazionale Sony Interactive Entertainment aveva visto la sua domanda di registrazione del marchio “PS5” in territorio indiano bollata come “Opposed”. Il marchio in questione era già registrato da Aswani nel 2019.
Battuta sul tempo da un singolo individuo, Sony si è trovata a dover risolvere la questione prima di poter procedere con il lancio della console più famosa del mondo videoludico in India. L’uscita della Playstation 5 in territorio indiano è stata dunque posticipata di ben due mesi, da novembre 2020 (dove è arrivata nel resto del mondo) a febbraio 2021.
Com’è stato risolto l’intoppo?
Sony era già pronta a ricorrere per vie legali, ma il signor Aswani ha semplicemente deciso di ritirare in via spontanea il suo marchio. Caso chiuso.
Tutto questo è accaduto per mancanza di lungimiranza da parte della multinazionale che, probabilmente, avrebbe dovuto essere più diligente sulla protezione e sulla registrazione del marchio di uno dei suoi prodotti di punta.
Non vogliamo giudicare l’azione del signor Aswani, ma mettere in evidenza come Sony avrebbe potuto anticipare il problema relativo al marchio PS5 in almeno due modi:
- Registrare il marchio riferito al proprio prodotto con largo anticipo. In Giappone, ad esempio, sono già stati registrati i marchi da “PS6” a “PS10”;
- Effettuare una ricerca preliminare di anteriorità prima di procedere con il deposito della domanda di registrazione del marchio, così da non trovare sorprese come invece è successo.
Cosa si intende però per marchio registrato?
In poche parole, il marchio è un segno distintivo che rappresenta l’impresa, e quindi anche i suoi prodotti e servizi, sul mercato.
Si tratta di un vero e proprio asset commerciale, ed è per questa ragione che procedere con la registrazione del marchio garantisce vantaggi significativi per poter competere sul mercato in totale tutela.
Il marchio registrato è uno strumento utile che permette di difendersi da eventuali contraffazioni e usi illeciti da parte di terzi. In più, aspetto fondamentale, permette di essere riconosciuti sul mercato e da parte dei consumatori.
Il caso Sony esaminato in precedenza mostrava il colosso in una posizione altamente svantaggiosa.
In primis, non avrebbe potuto usufruire appieno del suo marchio in quanto già registrato da terzi. In più, la sua posizione e la sua immagine sul mercato sarebbero state messe a repentaglio con il lancio della console a disputa in corso.
Facebook e il marchio “Meta”
Il caso di Facebook e del marchio già registrato Meta è sotto ai riflettori di tutti e sicuramente non andrà scemando tanto in fretta.
La gaffe di Zuckerberg potrebbe costare 20 milioni di dollari per la sua azienda. Questa è la cifra richiesta dalla “Meta PCs”, piccola azienda dell’Arizona già proprietaria del marchio registrato Meta.
Procediamo con una spiegazione più approfondita.
L’annuncio di Meta, nuovo nome della società Facebook e simbolo dell’immaginario futuristico di Zuckerberg, ha fatto scalpore a fine ottobre di quest’anno.
Forse l’interesse dei media sarebbe scemato più in fretta se non fosse stato per la comparsa dalla Meta PCs… e che comparsa!
La piccola azienda di computer, notebook e software con sede in Arizona ha reclamato il possesso del suo marchio registrato con un Tweet di tutto rispetto, guadagnandosi la simpatia di una più che modesta fetta di pubblico (gli account social della Meta PCs hanno avuto un boost del 5000% nell’ultimo periodo!).
an announcement regarding our new name from our founder @zackshutt pic.twitter.com/I7tofqPa6Z
— META PCs (@METAPCs) October 28, 2021
Sono anche riusciti a farsi nominare da Jimmy Kimmel nel late-night talk show “Jimmy Kimmel Live!”, uno dei programmi più seguiti d’America.
Post divertenti a parte (sotto un altro esempio), la Meta PCs ha dichiarato di non essere disposta a cedere il proprio marchio registrato “Meta” a meno di 20 milioni di dollari.
Non si sa ancora come agirà la (quasi) ex Facebook, ma da questo caso si può benissimo comprendere il valore a cui può arrivare un marchio registrato da un lato, e i rischi e criticità che possono derivare dal mancato svolgimento di ricerca di anteriorità sul mercato.
— META PCs (@METAPCs) October 28, 2021
Se poi consideriamo che quello del nome non è l’unico problema per Facebook in termini di marchi già registrati, non si può far altro che ribadire quanto una ricerca preliminare sia indispensabile per la costruzione di un brand originale e di successo.
We are very honoured that @facebook felt inspired by the logo of our migraine app - maybe they’ll get inspired by our data privacy procedures as well 👀 🤓
— M-sense Migräne (@msense_app) October 29, 2021
#dataprivacy #meta #facebook pic.twitter.com/QY7cota36r
Come controllare se un marchio simile al mio è già stato registrato?
La verifica dei marchi già registrati può avvenire tramite ricerca sulle banche dati ufficiali di libera consultazione.
Si tratta di una fase importante del processo di registrazione del marchio (come dimostrano le due case history presentate), che deve avvenire con attenzione per evitare sprechi di tempo e di denaro e che permette di scongiurare il trovarsi con una domanda respinta in mano.
Tra le banche dati più importanti troviamo:
- UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) che raccoglie i marchi registrati e/o depositato solo sul territorio italiano;
- EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) che raccoglie i marchi registrati e/o depositati nel territorio dell’Unione Europea;
- WIPO (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) che permette una ricerca sui marchi registrati a livello internazionale.
Esistono anche altre banche dati su internet che permettono di effettuare ulteriori ricerche sui marchi.
Ad esempio, sia eSearch plus che TMview sono strumenti utili.
Si tratta però di software che non sono in grado di fornire pareri in merito ad un’eventuale confondibilità del marchio sul mercato.
Attenzione poi, limitarsi a ricercare marchi uguali a quello si intende depositare non è l’unico step da effettuare.
Controllare che non esistano marchi simili per grafica o assonanza è altrettanto importante.
Come si può comprendere, si tratta di operazioni che devono essere svolte con attenzione e che possono risultare complicate ai non esperti del settore. Rivolgersi a professionisti del settore, che tramite software appositi possono svolgere con più rapidità e precisione questa operazione essenziale, è altamente consigliato.
Il nostro punto di vista
Abbiamo osservato casi che mettono in evidenza l’importanza di effettuare un’approfondita e seria ricerca di anteriorità già prima di procedere con la domanda di registrazione di un marchio.
Quelle che abbiamo trattato sono case history che riguardano veri e propri colossi, ma non si deve assolutamente pensare che siano problemi relativi solo a multinazionali e aziende di grandi dimensioni, anzi!
Tutelarsi e accrescere l’importanza del brand rendendolo unico tramite la registrazione dei propri marchi è un’operazione importantissima per tutte le attività, di qualsiasi dimensione e settore.
Se una prima ricerca dei marchi già registrati può essere effettuata con più tranquillità in autonomia, il parere di un professionista è sempre più affidabile e indicato per avere consigli personalizzati basati sulle tue esigenze.