Successo dell’innovazione tech in Italia: aumentano i brevetti nel settore tecnologia
L’Italia mostra la sua capacità innovativa in Europa e aumenta del 5,3% le domande di deposito brevetti presso l’EPO.
Oltre ai settori dell’italian style, cresce la rivoluzione tech.
Porre freni all’innovazione, lo sappiamo, è impossibile.
La dimostrazione che mette in luce un’Italia in crescita e sempre più all’avanguardia arriva direttamente dall’analisi effettuata da Unioncamere-Dintec.
Non sono solo meccanica, logistica e trasporti a caratterizzare il progresso nel nostro Paese, settori da sempre di punta.
Nel 2020, i brevetti italiani pubblicati dall’EPO (European Patent Office) hanno visto un boom di invenzioni tech riferite alle sei Key Enabling Technologies.
Si parla di 1 brevetto su 5 che guarda al futuro con un occhio tutto italiano.
Nello specifico, ad aver visto i maggiori progressi è stata la manifattura avanzata, branca riferita a robot e automazione.
Rispetto all’anno precedente, il 2020 ha portato a 53 domande di brevetto in più nel settore tech, arrivando a un totale di 670 depositi.
Cosa sono le Key Enabling Technologies?
In sintesi, le KET (o tecnologie abilitanti) sviluppano soluzioni o miglioramenti tecnologici e sono campi di studio a cui l’Europa assegna particolare priorità in termini di ricerca. [1]
Le sei KET sono le seguenti:
- Manifattura avanzata
- Materiali avanzati
- Biotech
- Micro/nano-elettronica e fotonica
- Intelligenza artificiale
- Sicurezza e connettività
Ripartizione brevetti per settore
Sempre secondo l’analisi Unioncamere-Dintec, le domande totali di deposito di brevetti italiani pubblicate dall’EPO nel 2020 sono state ben 4.465.
Un incremento complessivo del +5,3% rispetto al 2019 e che vede le regioni dalla maggior capacità innovativa così classificate: Lombardia (1506 brevetti), Emilia Romagna (703), Veneto (596) e Piemonte (480).
Guidano l’innovazione in Italia i campi delle “necessità umane”, ambito ramificato che spazia dall’ agricoltura all’abbigliamento, e delle “tecniche industriali e trasporti”. In particolare, il primo registra un +10% che porta a 1033 i brevetti depositati nel 2020 rispetto ai 935 del 2019.
Da sempre cavallo di battaglia del Bel Paese poi, l’innovazione riguardante prodotti tessili e carta balza verso l’alto con il 53% in più di brevetti innovativi.
“I dati sui brevetti italiani in Europa – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – dimostrano che il nostro Paese ha una capacità di innovazione importante non solo nei settori ad alta intensità di conoscenza ma anche in quelli tipici dell’Italian style”.
Pochi mesi fa, l’EPO aveva fornito ulteriori dati di rilievo che rendono onore all’innovazione italiana: all’interno del contesto europeo, l’Italia si trova al 3° posto per innovazioni sulle bioplastiche e al 4° per quanto riguarda tecnologie utili al riciclo dei materiali.
Se anche tu hai un brevetto innovativo da depositare contattaci per avere professionisti del settore al tuo fianco.
Proteggiamo il coraggio di innovare.